Educational

Questa sezione, dedicata all’animazione educativa del progetto “Le donne di pace del Risorgimento”, è stata studiata e poi strutturata in modo tale da poter fornire contenuti cognitivo-culturali, metodi e materiali pedagogici utilizzabili sia a livello di educazione formale come pure in ambito informale e non formale. In particolare pensiamo all’ambito educativo (associazionismo e centri di aggregazione giovanile) come al contesto scolastico (istituti superiori in particolare).

I contenuti qui proposti derivano dalla riflessione sulle molteplici esperienze educative condotte sin dagli anni ’90 nel territorio dell’Alto Mantovano tra Solferino e Castiglione delle Stiviere. Attività realizzate in partenariato con gli Enti Locali, in particolare in stretta interazione con il Centro Interculturale della Provincia di Mantova, e con la Regione Lombardia (con la quale si riprende ora la collaborazione) nonché con l’associazionismo, in particolare l’AGESCI mantovana.

In questi programmi iniziati a metà degli anni ‘90, dai quali origina il progetto attuale, c’è sempre stata una apertura europea, in particolare verso l’Europa Centro Orientale. Questo è stato realizzato grazie alla collaborazione, favorita da Regione Lombardia, con la Comunità di Lavoro delle Regioni di Alpe Adria e anche con il Consiglio d’Europa (in occasione della campagna giovanile “All Equal – All Different”). Nel 2006 si è interagito con giovani di altri Paesi ancora in occasione della “roverway” promossa dalla federazione dello scautismo europeo.

Così l’area geografica della “grande battaglia” del 1859 e delle “donne di pace” dell’Alto Mantovano e poi della Lombardia è diventata una sorta di spazio di sperimentazione educativa in tema di Europa di pace. Una laboratorio territoriale dove testare contenuti, metodi e tecniche di animazione in tema di educazione alla pace legati alla memoria storica e all’immaginario ambientale dei luoghi tra Italia ed Europa. In questo modo si è chiarito come l’icona delle “donne lombarde di pace del 1859” può essere risorsa educativa.
Infatti, seguendo tale filo conduttore, sono stati realizzati scambi giovanili e tra scuole, seminari e wokshop di formazione per operatori, campi estivi internazionali, attività di animazione per la scuola e il territorio, prodotti audiovisivi e altro ancora. In queste esperienze i giovani hanno trovato spazi di protagonismo e di sviluppo della creatività. Ad esempio hanno partecipato alla realizzazione del roseto della pace dedicato a tutti i caduti di Solferino, tra l’altro ideando il logo che oggi contraddistingue tutta la rete di questi Roseti. Un modo certamente efficace per comunicare alla comunità lo spirito di comune cittadinanza europea concretamente sperimentata dai giovani in quelle occasioni.

Sulla base di questa esperienza siamo ora in grado di proporre ad una sfera molto più ampia questi contenuti, metodi e materiali di cui si è già testata la ricchezza culturale e l’efficacia in chiave di pedagogia attiva. Una pedagogia concreta capace di legare la storia del nostro Paese a quella dei diritti umani universali e della cittadinanza europea.